“A Kiss is Still a Kiss”

All’interno della cosiddetta CORNICE CULTURALE degli eventi Valentiniani 2019 avrà vita nelle sale della GC2contemporary in Vico San Lorenzo 5 a Terni quella che a nostro avviso sarà la principale Mostra d’Arte contemporanea della stagione che vedrà la personale di Ugo Nespolo, uno dei maggiori interpreti dell’arte Italiana.
La Mostra sarà a cura di Lorenzo Barbaresi e fa parte della serie di mostre, arrivate ormai all nona edizione, che la galleria dedica ogni anno nel periodo dei festeggiamenti per il Santo Patrono all’ amore inteso come unione tra uomo e donna. Ricordiamo ad esempio nel 2011 la personale di Marco Lodola intitolata “Lodola in Love” o quella di Franz Borghese nel 2015 dal titolo “Amore Borghese” o quella di Andy Warhol chiamata “Love you Live”.
L’intento di questa lunga serie di manifestazioni è stato e rimane quello di offrire una mostra di livello internazionale ai cittadini Ternani ed ai tanti Turisti che nelle giornate dei festeggiamenti affollano la nostra città rimarcando la forte vocazione contemporanea che dai primi anni del secolo scorso contraddistingue Terni come centro all’avanguardia per l’arte.
La carriera di Ugo nespolo è senza alcun dubbio una delle più sfavillanti e ricca di riconoscimenti dell’arte del dopoguerra. Alla fine degli Anni Sessanta fa parte della Galleria Schwarz di Milano che annovera fra i suoi artisti Duchamp, Picabia, Schwitters, Arman, Baj.
A Milano ha luogo da Schwarz una mostra personale presentata da Pierre Restany che resterà un critico amico. La mostra ha il titolo “Macchine e oggetti condizionali” e rappresenta in pratica l’inizio del movimento che sarà poi l’Arte Povera. All’inaugurazione infatti è presente Germano Celant con cui Nespolo parteciperà ad una serie di mostre che sono le prime mostre del gruppo.
La mostra più importante si terrà a Roma intitolata “Nove per un percorso!”. Con Enrico Baj da quegli anni inizia una lunga amicizia che durerà per sempre. Con Baj Nespolo terrà mostre, conferenze, presenze in Europa e negli Stati Uniti.
 
Baj, Fontana, Pistoletto, Boetti e Merz saranno gli interpreti dei suoi film per parecchi anni.
Con Baj Nespolo frequenta a Parigi Man Ray il quale gli darà un testo per un film “Revolving Doors” film che Nespolo realizzerà nel 1982.
In Francia fin dagli ultimi Anni Sessanta Nespolo frequenta Ben Vautier con il quale realizza mostre e performances. Sempre nel ’68 realizza a Torino una serie di mostre e incontri sotto il titolo “Les mots et les choses” dove con Ben, Boetti ed altri autori dà luogo ad una serie di eventi e concerti Fluxus che mai erano stati prodotti in Italia.
L’incontro con gli artisti del New American Cinema: Jonas Mekas, Warhol, Yoko Ono, P. Adam Sitney dà il via alla nascita del cinema di ricerca in Italia. Nespolo ne è il promotore come documenta la mostra “Nespolo Cinema / Time after Time” al Museo del Cinema di Torino.
I film di Nespolo sono stati proiettati e commentati nei maggiori Musei del Mondo. In Francia il Centre Pompidou realizza proiezioni dal titolo “Nespolo – le cinema diagonal” le Musée National du Cinéma di Parigi propone per due volte proiezioni dei suoi film.
La sua fede nell’incontro tra la cosiddetta Arte Alta e Bassa ha portato Nespolo ad un’intensa attività col “mondo reale”.
Collaborazione con aziende come FIAT, Renault, Ducati, Piaggio, Ferrari, Swatch, Campari, Kraft, ecc…
Ricca anche la collaborazione nel campo architettonico e sociale.
 
L’idea di fondo è sempre stata quella di portare l’Arte nella Vita non solo teoricamente. Nespolo è attualmente la più “alta autorità” patafisica italiana.
Ha fondato con Baj l’Istituto Patafisico Ticinese e si onora di avere il proprio diploma firmato da Raymond Quenau che aveva apprezzato un piccolo libro di logica formale scritto da Nespolo e stampato dall’Editore Schwarz nel 1968.
Ha esposto con intensità in gallerie e Musei in Italia e nel Mondo.

Notizie Biografiche:
Ugo Nespolo, nato a Mosso (Biella), si é diplomato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ed è laureato in Lettere Moderne.
I suoi esordi nel panorama artistico italiano risalgono agli anni Sessanta, alla Pop Art, ai futuri concettuali e poveristi (mostre alla galleria il Punto di Remo Pastori, a Torino, e Galleria Schwarz di Milano).
Mai legata in maniera assoluta ad un filone, la sua produzione si caratterizza subito per un’accentuata impronta ironica, trasgressiva, per un personale senso del divertimento che rappresenterà sempre una sorta di marchio di fabbrica.